
Pietro non ricorda la prima volta che l’ha vista, ma solo perché era molto piccolo: la sua famiglia ha cominciato a frequentarla negli anni Ottanta, fino a passarci tutta la stagione calda. Suo padre Filippo voleva che quell’isola diventasse una seconda casa. Ma per trasferirsi a Sifnos aveva bisogno di lavorare lì, e così ha deciso di aprire un ristorante. Cibo, naturalmente, italiano. E anche il nome: Mamma mia.


Pietro cresce tra Milano e l’isola, che è piena di amici, di musica. È relativamente vicina alle località più celebri come Mykonos, eppure rimane lontana anni luce dalle traiettorie del turismo di massa. I turisti a Sifnos sono soprattutto greci, sono scrittori, intellettuali, perfino qualche politico, come il primo ministro Konstantinos Mitsotakis. A vent’anni Pietro comincia a cucinare nel locale di famiglia. Nei venti successivi la sua vita corre su due binari paralleli. A Sifnos fa lo chef, a Milano la musica: fonda i 2nd Roof con Federico, produce con lui centinaia di hit, dischi d’oro e di platino in Italia e nel mondo. In Grecia non manca un’estate: il Mamma Mia continua a essere un affare di famiglia.
Noi, la prima volta che abbiamo visto la spiaggia di Platis Gialos ce la ricordiamo. E anche la prima volta che abbiamo mangiato la pasta coi gamberi del Mamma mia: impossibile dimenticare.Per festeggiare vent’anni di amicizia tra la family di IUTER e quella del Mamma mia abbiamo prodotto due T-shirt e un dad cap, con una fotografia d’epoca di fine Ottanta e il meraviglioso logo della pastasciutta disegnato da Santy, leggenda del writing e della street art milanese.La collezione IUTER x Mamma Mia è disponibile online e in selezionati rivenditori.


