Parti speciali, collezione speciale: IUTER e Polini presentano abbigliamento e accessori ispirati dall’azienda che da sempre fa correre scooterini e scooteroni, regalando sogni di velocità a diverse generazioni e mettendo in mostra nelle città una nuova estetica sportiva.
IUTER e Polini lanciano una capsule collection collaborativa che rende omaggio al mito motoristico e alla sua importanza fondamentale per la street culture italiana. Al centro, capi ispirati al mondo del motorsport che riprendono due grafiche-icona della storia Polini: quella anni Ottanta, caratterizzata dai colori fluo tipici dell’epoca, e quella anni Novanta con la pantera nera, nata per celebrare il Polini Scooter Team.
Dal 1945, ogni generazione ha avuto la sua Polini.
Kit variatore e marmitte rovesciate. Scooterini e scooteroni. Anni Novanta del Ventesimo secolo e anni Venti del Ventunesimo. Tempi, luoghi, situazioni diverse, l’obiettivo rimane lo stesso: la performance.
In quasi ottant’anni di storia Polini ha conquistato il mondo, progettando e realizzando parti speciali per motorini e maxiscooter, destinate a viaggiare con loro sulle stesse strade dove IUTER è nato e cresciuto. Polini, oggi come nelle strade della Milano anni Novanta, è parte del paesaggio: sempre in testa, come la voglia di velocità.
Il lookbook che accompagna la collezione Polini X IUTER rappresenta un’ulteriore celebrazione della lunga e gloriosa storia Polini: scattato dal fotografo francese Julien “Bleu Mode” Boudet, usa come modelli i lavoratori dell’azienda, che ogni giorno nella sede di Alzano Lombardo progettano, costruiscono e testano su strada le parti speciali che da decenni beatificano gli scooter di mezzo mondo.
Il Polini x IUTER Flash Drop comprende 4 hoodie, 4 T-shirt, un paio di pantaloni in felpa, un cappello, 2 portachiavi, una T-shirt a maniche lunghe e una giacca racing in pelle, tutto disegnato e prodotto in Italia. E non potevano mancare due delle leggendarie marmitte della linea Polini Scooter Team 4, customizzate per l’occasione con il logo IUTER.
